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VERONA SEGRETA

VERONA SEGRETA: COSA NASCONDONO LE SUE VIE?

LE STORIE CHE POCHI SANNO DELLA CITTÀ 

Verona, una città ricca di storia e fascino, nasconde tra le sue antiche mura una serie di leggende e racconti popolari che, da sempre, affascina le generazioni veronesi e i visitatori più curiosi. 

VisitVerona vi porta alla scoperta dell’altra faccia della medaglia della città di Romeo e Giulietta, ovvero, quella delle profezie enigmatiche che ancora aleggiano nell’aria. Siamo sicuri che, dopo la lettura di questo articolo, quando camminerete per le vie cittadine, vi guarderete attorno con occhi sognanti e ricchi di misticismo

3+1 MITI SU VERONA DA CONOSCERE

1| IL FANTASMA DI CANGRANDE DELLA SCALA 

La leggenda del fantasma di Castelvecchio a Verona narra di un misterioso spirito che si dice abiti ancora all’interno dell’imponente castello medievale. Si pensa sia il fantasma di Cangrande della Scala, uno dei signori più famosi della città nel XIII secolo appartenente alla famiglia Scaligera. Egli governò Verona durante un’epoca di grande splendore e la sua morte improvvisa ed enigmatica ha dato origine a numerosi racconti folcloristici. 

Secondo la leggenda, Cangrande della Scala sarebbe morto nel 1329, probabilmente avvelenato, ma non si ha alcuna certezza. Si dice che il suo spirito si manifesti in modi particolari, come rumori insoliti, tra cui passi o voci provenienti dalle sale vuote del castello. Alcuni hanno riferito di aver avvertito una sensazione di presenza invisibile o di aver intravisto un’ombra sfuggente tra le antiche mura. 

La leggenda del fantasma di Castelvecchio è diventata parte integrante della storia e del fascino del castello che evoca un senso di mistero. Molti visitatori sono affascinati dalla possibilità di imbattersi nell’energia di Cangrande della Scala e, indipendentemente dalla veridicità della leggenda, il fantasma di Castelvecchio continua a intrigare le persone. 

CASTELVECCHIO

CASTELVECCHIO

2| VERONA: MALEDETTA ROMA

Secondo la leggenda, durante il IV secolo a.C., il capo gallico Brenno guidava un’armata di Celti alla conquista dell’Italia settentrionale. Roma era una delle città che si erano opposte con fermezza alla loro avanzata. Brenno e i suoi guerrieri si scontrarono con l’esercito romano e subirono una pesante sconfitta nella famosa battaglia del fiume Allia, nel 390 a.C.

Dopo la vittoria, l’esercito romano invase il territorio dei Celti e si diresse verso il villaggio di Brenno, situato nell’area che sarebbe diventata Verona. Brenno, disperato per la sconfitta e pieno di rabbia verso i romani, decise di fondare una nuova città per sfidare la potenza di Roma. 

Il mito racconta che Brenno decise di dare alla sua città un nome che esprimesse la sua maledizione verso Roma. Quindi, chiamò la città “Vae Roma“, che in latino significa “Maledetta Roma“. Nel corso del tempo, il nome si trasformò in Verona, mantenendo il significato originario.

BRENNO

BRENNO

3| LA LEGGENDA DELLA BALA DI FRACASTORO 

La terza leggenda che vi raccontiamo riguarda la statua di Girolamo Fracastoro ancora visibile sopra l’arco in via Fogge che sbuca in Piazza dei Signori. Secondo la tradizione, la statua tiene in mano un globo terrestre, chiamato affettuosamente dai veronesi “la bala de Fracastoro” o “la palla di Fracastoro”. 

L’arco si trova nelle vicinanze dell’antico tribunale di Verona, e si dice che molti giudici e avvocati passassero sotto di esso durante i loro spostamenti giornalieri. Secondo la leggenda, il popolo, che guardava con sospetto le autorità legali, inventò una profezia ironica che affermava che la sfera (la “bala”) sarebbe caduta sulla testa del primo uomo onesto che passasse sotto l’arco. 

La profezia era probabilmente una forma velata di scherno verso i giudici e gli avvocati, dando l’idea che l’onestà fosse un tratto raro tra coloro che operavano nel sistema giudiziario. Tuttavia, la profezia non si è mai avverata rimanendo, per l’appunto, solo una leggenda. 

FRACASTORO

FRACASTORO

4| PONTE PIETRA, MA NON AL TRAMONTO! 

Secondo una leggenda veronese tramandata di generazione in generazione, Ponte Pietra, uno dei ponti più antichi e iconici della città, è legato a una maledizione che si manifesta al tramonto.

Il mito narra di un amore proibito tra una giovane donna veronese e un nobile di una famiglia avversaria. I due innamorati si incontravano segretamente di notte sul Ponte Pietra per vivere il loro amore furtivo. Tuttavia, quando le loro famiglie scoprirono la loro relazione, scatenarono un feroce conflitto tra le due casate, portando alla morte dei due amanti.

Da quel momento si pensa che ogni sera, al calar del sole, le crepe e le fessure appaiano sulle pietre del ponte, come una manifestazione palpabile del dolore e della perdita causati dall’amore finito in tragedia. 

Inoltre, si dice che se una persona osa attraversare Ponte Pietra dopo il tramonto, mentre la maledizione è in corso, potrebbe subire una serie di eventi sfortunati, come incidenti, malattie o disgrazie.

PONTE PIETRA

PONTE PIETRA

 

Avevate mai sentito parlare di queste leggende? Ne conoscete altre? 

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Speriamo vi siano piaciute… e attenti ai fantasmi! 😊

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